Manifesto del Neo-Umanesimo1
di
Giuseppe Bonaccorso
Prendendo atto che esprimersi in prima istanza in modo privativo è più che mai utile a delimitare il campo
della trattazione e ad evitare che i lettori meno propensi a confrontarsi con idee diverse dalle...
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Manifesto del Neo-Umanesimo1
di
Giuseppe Bonaccorso
Prendendo atto che esprimersi in prima istanza in modo privativo è più che mai utile a delimitare il campo
della trattazione e ad evitare che i lettori meno propensi a confrontarsi con idee diverse dalle loro possano
cedere ad un anarchico fantasticare prima di leggere l’intero scritto, inizierò parlando di cosa non è e non si
debba intendere con la parola “neo-umanesimo”.
L’uomo, nel suo lungo percorso storico e biografico, è passato attraverso i più disparati luoghi psicologici ed
esistenziali, alla ricerca forsennata di un Santo Graal, di una pietra filosofale, di una luce proveniente dalle
alte e selvagge vette dell’Himalaya, ovvero, per evitare un’inutile sfilza di possibili declinazioni del medesimo
scopo, dell’unico straordinario bene che mai potrà essere perso o acquistato: se stesso. Un “se stesso”
completo, in cui ogni parte è integrata e situata nel giusto posto e l’insieme è quindi divenuto organicamente
capace di auto-def
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